Convocato dai carabinieri, decide di non presentarsi: comportamento legittimo
Decisiva la constatazione che la convocazione da parte dei carabinieri è risultata priva di giustificazioni, non essendo necessaria la presenza del soggetto convocato

Se la convocazione da parte dei carabinieri è priva di giustificazioni, è legittima la decisione del soggetto convocato di non presentarsi. Di conseguenza, caduta, nel caso specifico preso in esame dai giudici, l’accusa a carico di un uomo finito sotto processo per non avere ottemperato all'ordine, impartitogli dai carabinieri per ragioni di giustizia, di presentarsi presso gli uffici della stazione al fine di verificare la corretta osservanza delle norme di custodia del veicolo di sua proprietà che era sottoposto a sequestro amministrativo per violazione del Codice della strada. I giudici osservano che l'ordine dei carabinieri non era stato legalmente dato, poiché la convocazione del proprietario del veicolo non appariva avere alcuna giustificazione, atteso che i carabinieri avrebbero potuto effettuare autonomamente, e senza l'ausilio dell’uomo, il controllo sulle modalità di custodia del veicolo sottoposto a sequestro amministrativo. Allo stesso tempo, i giudici sottolineano che il proprietario del veicolo sequestrato era stato convocato per ragioni di giustizia, senza ulteriori specificazioni - risultando irrilevanti quelle fornite oralmente - con la conseguenza che egli non poteva rappresentarsi l'oggetto dell'invito e, quindi, i motivi dell'obbligatorietà dell'ottemperanza. (Sentenza 4232 dell’1 febbraio 2023 della Corte di Cassazione)