Invasione di campo per complimentarsi coi giocatori: legittimo il Daspo per il tifoso

Evidente, secondo i giudici, il carattere pericoloso del comportamento tenuto dal tifoso, inchiodato anche dalla constatazione che la pregressa applicazione nei suoi confronti di un altro Daspo non ha avuto alcun effetto deterrente

Invasione di campo per complimentarsi coi giocatori: legittimo il Daspo per il tifoso

Sacrosanto il Daspo per il tifoso che si rende protagonista di una invasione di campo. Logico, secondo i giudici, come già per la Questura, parlare di condotta pericolosa. A rendere più grave l’episodio, poi, il fatto che il tifoso non abbia minimamente tenuto conto del precedente ‘Daspo’ a suo carico. Tutti gli elementi probatori a disposizione rendono evidente, secondo i giudici, la pericolosità della condotta tenuta dal tifoso all’interno dello stadio. Respinta l’obiezione difensiva mirata a sostenere che il ‘Daspo’ è stato applicato a fronte di una mera invasione di campo effettuata da un tifoso per complimentarsi con i propri beniamini, senza pericolo per le squadre sul terreno di gioco o per gli altri tifosi presenti sugli spalti. I giudici partono da un dato certo, cioè la condotta di scavalcamento e di invasione di campo contestata al tifoso, e sottolineano il carattere pericoloso, per la pubblica incolumità, di tale comportamento e l’altrettanto evidente pericolosità soggettiva del tifoso, inchiodato anche dalla constatazione che la pregressa applicazione nei suoi confronti di un altro ‘Daspo’ non ha avuto alcun effetto deterrente. (Sentenza 4585 del 3 febbraio 2023 della Corte di Cassazione)  

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