Malato di Aids, continua ad avere rapporti col partner: legittima la condanna

L’uomo sotto accusa non solo ha previsto l’evento ma lo ha anche voluto, secondo i giudici, poiché con le proprie decisioni, le proprie azioni, i propri silenzi ha consapevolmente trasmesso la malattia al compagno

Malato di Aids, continua ad avere rapporti col partner: legittima la condanna

Condannata la persona che viene colpita dall’AIDS ma continua ad avere rapporti sessuali non protetti col proprio partner e, alla fine, gli trasmette la grave malattia. Legittimo parlare di lesioni personali gravissime, sanciscono i giudici. Il caso specifico oggetto del processo ha riguardato due uomini e la loro relazione. E per i giudici è evidente il dolo eventuale nella condotta tenuta dall’uomo sotto accusa, soprattutto tenendo conto della durata della relazione in assenza di alcun avviso al partner riguardo al proprio stato di immunodeficienza da HIV e al conseguente rischio di contagio, e senza adottare sempre le prescritte precauzioni, anzi consentendo l’uso di oggetti personali, come il rasoio, o di pratiche sessuali non suscettibili di facile protezione. Inequivocabile, quindi, la condotta dell’uomo malato di Aids. Anche tenendo presente che egli era affetto da HIV fin da otto anni prima dell’inizio della relazione col partner e assumeva farmaci, e, pertanto, aveva l’esperienza e la consapevolezza della malattia, nonché, conseguentemente, delle cautele da prendersi nel rapporto con un partner. Rilevante poi anche la sottolineatura che la relazione sentimentale e i rapporti sessuali tra i due uomini si protrassero per dieci anni, e nel periodo della convivenza di tre o quattro mesi all’anno, per ben sei anni, i rapporti erano un giorno sì e un giorno no. In sostanza, l’uomo sotto accusa non solo ha previsto l’evento ma lo ha anche voluto, concludono i giudici, cioè con le proprie decisioni, le proprie azioni, i propri silenzi ha consapevolmente trasmesso la malattia al compagno. (Sentenza 6911 del 17 febbraio 2023 della Corte di Cassazione)  

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